Non sono riuscita a scrivere in questi giorni perché sono stati molto intensi e sì, perché negarlo, duri. Questo cammino non è semplice perché ci sono molti dislivelli, il terreno è molto fangoso e scivoloso e piove spesso e a lungo. Non è semplice trovare una sistemazione per la notte se non prenotando negli albergue privati; sono riuscita a dormire in un municipale solo la prima notte a Pasaia, tra l’altro con un’accoglienza veramente impeccabile e premurosa. Il giorno dopo ho camminato verso San Sebastian e poi proseguito per Orio. Qualche chilometro prima di Orio però a causa del fango sono caduta su una rete metallica e mi sono ferita. Appena fuori dal bosco ho visto un bar gestito da una comunità e mi sono fermata. I gestori mi hanno disinfettato e offerto un the caldo, poi mi hanno detto che potevo fermarmi per la notte e così ho fatto. La mattina dopo colazione mi sono incamminata verso Orio e poi per Zarautz dove ho camminato sulla spiaggia e poi per molto tempo sulla costa.
La tappa è stata abbastanza lunga e quando sono arrivata a Deba non c’era posto al municipale così ho dovuto proseguire per altri 4 km per arrivare all’albergue Izarbidie, poco dopo l’eremita del Kalbario. Appena il tempo di una doccia e poi sono stata felicissima di trovare una calorosa cena condivisa piena di allegria. Ho rivisto un gruppo di pellegrini spagnoli con i quali avevo un po’ parlato a Pasaia e con i quali sto camminando con piacere e tantissime risate da qualche giorno.